BENOZZO GOZZOLI, Cristina Acidini Luchinat, Ed. Scala 2002
Prezzo | 6€ |
Località | Veneto Venezia e provincia Venezia |
Tipo di annuncio | Privati Offro |
Cristina Acidini Luchinat
BENOZZO GOZZOLI
Edizione Scala Group
2002
Collana: I grandi maestri dell'arte
Copertina flessibile illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine 80, formato cm. 21X28.
Stato di conservazione: NUOVO DI LIBRERIA come mostrano le immagini.
Benozzo Gozzoli, Benozzo di Lese di Sandro (Scandicci, 1420 circa – Pistoia, 4 ottobre 1497), è stato un pittore italiano.
Nacque intorno al 1420 nel villaggio di Sant'Ilario a Colombano, presso la Badia a Settimo, Scandicci.
Nel 1427 si trasferì con la famiglia a Firenze.
Le ipotesi sulla sua prima formazione degli storici dell'arte risultano piuttosto discordanti: l'ipotesi più accreditata sembrerebbe quella di Giorgio Vasari, secondo il quale, Benozzo sarebbe stato discepolo di Beato Angelico.
Dal Vasari, oltre le poche notizie sulla vita di Benozzo, riceviamo anche il nome con cui lo conosciamo, il vero nome del pittore era infatti Benozzo di Lese, ribattezzato poi dal Vasari, nella seconda stesura delle Vite (1568), come Benozzo Gozzoli.
Di fatto, si ha la certezza che ricevette una valida formazione in maturità dal maestro Angelico, ne fu infatti collaboratore a Firenze nella decorazione del convento e della chiesa di San Marco. Furono eseguiti dal Gozzoli su progetto dell'Angelico: la Preghiera nell'Orto nella cella 34, l'Uomo dei Dolori nella cella 39, la Crocifissione con la Vergine e i Santi Cosma, Giovanni Evangelista e Pietro Martire nella cella 38.
Tra il 1437 e il 1439 circa realizzò il Ratto di Elena, tavoletta ottagonale che decorava la fronte di un cassone.
Tra il 1440 e il 1445 circa eseguì la Madonna col Bambino e nove Angeli della National Gallery di Londra.
Il connubio formativo con il maestro durò ininterrottamente per un decennio, fatta salva la parentesi 1444-1447, in cui si impegnò a lavorare alla Porta del Paradiso del Battistero di Firenze come collaboratore di Lorenzo e Vittorio Ghiberti, forse gli si può attribuire il pannello con la storia di David.
Il 23 maggio del 1447 è a Roma insieme all'Angelico chiamato da Eugenio IV per la decorazione di una cappella nel palazzo Apostolico, forse quella del Sacramento, successivamente i due pittori collaborarono sotto Papa Niccolò V per la Cappella Niccolina sempre nei palazzi vaticani, fino al giugno del 1448.
Al 1449 circa risale lo stendardo con la Madonna col Bambino per la Basilica di Santa Maria sopra Minerva, dove il progetto e il disegno sono forse di Beato Angelico.
Per il polittico Guidalotti dell'Angelico realizzato nel 1448 circa, Benozzo realizzò la figura di Santa Caterina d'Alessandria.
Il periodo di collaborazione e formazione alla stregua di Beato Angelico terminò nel 1449 con la decorazione delle volte della Cappella Nuova o di San Brizio nella cattedrale di Orvieto; nelle uniche due vele della volta terminate, il Gozzoli eseguì parte delle teste dipinte nei costoloni e alcuni dei volti della vela dei Profeti.
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BENOZZO GOZZOLI, Cristina Acidini Luchinat, Ed. Scala 2002
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