Bibi e le congiurate, Karin Michaëlis, Milano – A. Vallardi

Karin Michaëlis

Bibi

e le congiurate

Traduttore: Emilia Villoresi

Illustratore o Matitista: Edvig Collin e Bibi

Milano – A. Vallardi – Editore

1965

ILLUSTRAZIONI IN B/N E A COLORI

Copertina rigida, rilegatura editoriale, pagine 338, formato cm. 14,5X20.

Condizioni: OTTIMO COME MOSTRANO LE IMMAGINI

Karin Michaëlis, nata Katharina Bech-Brøndum, (Randers, 20 marzo 1872 – Copenaghen, 11 gennaio 1950) nata nel 1872 in un piccolo villaggio danese, vi condusse una vita quieta, ma con la libertà di viaggiare la sua natura acquisterà equilibrio e ottimismo, permettendole non solo di scrivere dal '29 al '39 gli esuberanti, fiduciosi libri di Bibi, ma anche di inserirsi da protagonista, nelle vicende politiche e artistiche del suo paese. Divenne infatti conferenziera, giornalista, attivista umanitaria, ma soprattutto trasformò dal '30 la sua casa di Thuro in un rifugio per artisti e no, perseguitati dal nazismo: personalità come Bertolt Brecht, Rilke, Einstein, Walter Benjamin, Kokoschka, Martin Bloch, Il'ja Ehren'burg, e anche un ladro gentiluomo. Solo un caso (si era recata a trovare la sorella in America) la salvò nel '39 dall'arresto, ma la bloccò anche a New York senza denaro e senza appoggi. Quando, finita la guerra, poté tornare in Danimarca, in Europa era stata completamente dimenticata e morì sola, in miseria.